TIDA – Tinkering in the Digital Age

Il progetto di ricerca TIDA esplora come l’interazione tra tecnologie digitali e materiali fisici tradizionali possa favorire l’apprendimento dei bambini e degli adulti attraverso il gioco e il tinkering.

Storicamente si tendeva a fare riferimento al gioco come esclusiva dell’infanzia, associando l’apprendimento a fasi successive della vita.

I due concetti sono invece inseparabili: non esiste gioco senza apprendimento, e viceversa. Essere coinvolti in una dimensione ludica, dove potersi esprimere in modo creativo e condividere le proprie idee con gli altri, è alla base dell’apprendimento dell’essere umano. Dall’incontro dei quattro partner di ricerca, nasce la necessità di creare nuove possibilità di apprendimento attraverso le tecnologie digitali e il tinkering.  

Cultivating Creativity. Exploring different approaches to creativity, between Handcraft and Digital

In 5 spazi educativi di Reggio Emilia viene approfondita la relazione tra gioco e apprendimento a partire dalle riflessioni dei bambini mediante l’uso del light play.

Le prime sperimentazioni del progetto si sono focalizzate su esperienze di tinkering attraverso l’uso del light play, uno strumento che permette di creare effetti di luce e ombre in movimento grazie alla programmazione su un tablet. I pensieri, le conversazioni, le idee dei bambini raccolti durante le sperimentazioni sono stati spunto di riflessione per comprendere il loro percorso di apprendimento durante le esperienze di gioco e esplorazione con il digitale.

«Ciò che i bambini apprendono sta cambiando rapidamente: non si tratta più di memorizzare contenuti e fatti, si tratta di come imparare ed essere entusiasti di apprendere.»

«Spesso si pensa che se si ascolta qualcosa, se si legge qualcosa, la si impara ed è acquisita per sempre. Ma penso che l’importanza del gioco stia nel fatto che mi consenta di riprodurre le mie idee e spesso mi consente di intervenire direttamente durante le indagini, le costruzioni, le interazioni usando materiali reali o il nostro corpo intero.»

Le esperienze sono state diverse, condotte con bambini di differenti età e differenti gradi di familiarizzazione con light play e il linguaggio attraverso cui si esprime.

Sono stati individuati alcuni focus di approfondimento tra i quali lo sviluppo del pensiero computazionale nella relazione tra analogico e digitale e la capacità di individuare le tecnologie esplorate anche in altri contesti della vita quotidiana.

Il progetto TIDA in numeri:

5 luoghi di ricerca

coinvolti a Reggio Emilia: 2 sezioni di scuola dell’infanzia, una classe di scuola primaria, lo Spazio Culturale Orologio e gli atelier del Centro Internazionale Loris Malaguzzi

75 bambini

delle scuole coinvolte, oltre ai bambini e ai ragazzi che hanno partecipato alle attività organizzate dallo Spazio Culturale Orologio e al workshop Cultivating Creativity;

+600 persone

tra insegnanti, atelieristi, pedagogisti, educatori e genitori che hanno partecipato a workshop e seminari sul tema del tinkering

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