Scuola diffusa: nuovi paesaggi di apprendimento
Tre progetti sperimentali alle scuole Galilei e Marco Polo con Officina Educativa e Fondazione Reggio Children nell'ambito di "Scuola diffusa"

Da spazi esterni, di passaggio o sottoutilizzati delle scuole stanno nascendo tre nuovi contesti educativi di qualità alla Scuola secondaria di primo grado Galileo Galilei e alla scuola primaria Marco Polo.
Si tratta di tre progetti pilota affidati dall’assessorato Educazione del Comune di Reggio Emilia a Officina Educativa e Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi in collaborazione con l’architetto Francesco Bombardi. Fondazione Reggio Children ha messo a disposizione di due esperti, gli architetti Valentina Conte e Oliver Forghieri, l’esperienza di dialogo tra architettura e pedagogia, maturata in particolare con il progetto “Fare Scuola”, insieme a Enel Cuore Onlus.
L’allestimento degli spazi ha richiesto la produzione ad hoc di nuovi prototipi d’arredo, finiture e strumentazioni in corso di ultimazione.
I tre progetti, inquadrati nell’ambito di “Scuola diffusa”, riguardano spazi scolastici esistenti, sufficientemente ampi per permettere di rispettare le regole previste, in cui sosta e movimento riorganizzano il ritmo dell’apprendimento dei gruppi classe.
Partendo dalle linee guida ministeriali e del Cts, la progettazione dei nuovi allestimenti degli ambienti da parte del gruppo di lavoro è nata nel dialogo con le scuole, il personale docente e Ata, tenendo in considerazione i bisogni e le informazioni raccolte durante gli incontri e i sopralluoghi.
Sono stati quindi ripensati: l’atrio della scuola secondaria di primo grado Galileo Galilei di via Cassala come agorà modulabile e, alla scuola primaria Marco Polo in via Medaglie d’Oro della Resistenza, l’aula verde a gradoni con postazioni nomadi e lo spazio verde esterno nel parco Noce Nero come una “scuola sotto l’albero” con esperienze all’aperto. Grazie ad arredi componibili, capaci di configurare lo spazio con diversi “paesaggi di apprendimento”, gli ambienti si presteranno in modo flessibile ad un apprendimento per gruppi e non frontale, offrendo modi diversi di stare, di relazionarsi, di imparare.
La progettazione di questi ambienti parte dall’idea di scuola come “grande laboratorio” in cui ogni singolo spazio o ambiente è interlocutore attivo ed educativo nella didattica quotidiana. Le soluzioni progettuali non nascono in modo provvisorio, in base al solo obbligo del distanziamento sociale, ma vogliono offrirsi come strumenti in grado di potenziare le possibilità di acquisire e scambiare conoscenze in modi diversi.
La “sicurezza” diventa quindi un’opportunità per ricercare soluzioni qualificanti che possano continuare ad accompagnare e supportare la scuola alla sperimentazione di nuove modalità di didattica e apprendimento.
Mantenendo il distanziamento, ma in ambienti belli e confortevoli, interattivi, il contesto permette di salvaguardare elementi fondamentali dell’educazione: l’inclusione, l’integrazione, il benessere psico-fisico, le relazioni, la cooperazione. Nello stesso tempo è il contesto stesso ad offrire supporti di apprendimento, come il contatto con la natura nel caso dell’albero o l’apprendimento digitale grazie all’allestimento degli arredi.
Una volta inaugurati gli spazi saranno poi i bambini, i ragazzi, gli insegnanti al centro della ricerca in un percorso di costante innovazione e di verifica con il gruppo di lavoro sulle soluzioni proposte, in un processo di necessario perfezionamento.
Progetti collegati

Nuovi paesaggi di apprendimento
Da spazi esterni, di passaggio o sottoutilizzati delle scuole nascono tre nuovi contesti educativi di qualità alla Scuola secondaria di primo grado Galileo Galilei e alla scuola primaria Marco Polo di Reggio Emilia.

FARE SCUOLA
Il Progetto FARE SCUOLA promuove il cambiamento nella scuola a partire dal ripensamento di alcuni luoghi intesi come luoghi di apprendimento e relazione. Dal 2015 sono state coinvolte 90 scuole dell’infanzia e primarie (3-11 anni) per offrire nuove opportunità di apprendere e nuove possibilità di fare e di pensare la scuola.
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